Lavastoviglie: l’errore che tutti commettono dopo ogni ciclo e che danneggia seriamente l’apparecchio

Ogni cucina ha un alleato silenzioso che salva cene in famiglia e pranzi improvvisati: la lavastoviglie. Eppure, molti non sanno che piccoli gesti sbagliati rischiano di limitarne l’efficienza. Scopri quali abitudini possono davvero compromettere il risultato!

La quotidianità è spesso fatta di praticità: si accende la lavastoviglie dopo cena, si scaricano i piatti e si passa oltre. Ma davvero tutti sanno come usarla senza commettere errori? Alcuni comportamenti istintivi sono i peggiori nemici di stoviglie brillanti.

Lavastoviglie: l’errore clamoroso che (quasi) tutti fanno subito dopo il ciclo

Apri lo sportello, senti ancora il calore e… lasci tutto così? Sembra innocuo, invece può essere l’inizio dei guai! Dopo ogni ciclo, un errore diffuso è quello di non lasciare socchiusa la porta, permettendo all’umidità di ristagnare dentro. Così si creano cattivi odori, muffe, persino corrosione dei materiali interni. La tentazione di chiudere in fretta la lavastoviglie è fortissima — ma conviene davvero?

Lasciare la lavastoviglie chiusa dopo il lavaggio: effetti sul lungo periodo

Il vapore che rimane intrappolato fa più danni di quanto immagini. Infatti, nel tempo, le guarnizioni si rovinano e si rischiano infiltrazioni d’acqua. Pentole e bicchieri iniziano a sentire di “vecchio”, anche se appena lavati. La soluzione? Basterebbe socchiudere lo sportello per trenta minuti dopo il ciclo.

Gli altri errori fatali: dallo sporco nei filtri alla mania del pieno

Oltre all’umidità intrappolata, ci sono gesti che si ripetono ovunque. Uno dei più comuni è dimenticare la pulizia dei filtri: residui di cibo, grasso e calcare formano un cocktail letale che rende l’aria in cucina pesante e la lavastoviglie inefficiente. La manutenzione va fatta spesso, non solo quando “puzza”.

La trappola del troppo pieno e la cattiva disposizione

Sovraccaricare il cestello sembra pratico, ma peggiora tutto. Piatti ammassati impediscono agli spruzzi d’acqua di raggiungere ogni angolo. Risultato? Bicchieri ancora macchiati o posate appiccicose. Meglio un ciclo in più che piatti da rilavare. E occhio all’ordine: bicchieri sempre in alto, piatti in basso, posate alternate.

Il filtro sottovalutato: il cuore invisibile della lavastoviglie

C’è un errore che si fa spesso senza nemmeno pensarlo. Il filtro, quel piccolo componente nascosto alla base dell’elettrodomestico, è la chiave di tutto. Se non viene igienizzato almeno una volta a settimana, accumula ogni traccia di grasso e avanzi. Il risultato? Cattivi odori, vetri opachi e performance sempre più basse. Bastano davvero pochi minuti per rimetterlo a nuovo!

Troppa fiducia nei programmi eco e nei detersivi

Un altro tranello riguarda la scelta del programma: eco non significa sempre efficace, specie con pentole incrostate o piatti del brunch domenicale. E il detersivo? Esagerare non fa brillare ma anzi, può lasciare aloni e rovinare la plastica. Seguire le dosi indicate è fondamentale — il troppo, davvero stroppa!

Meglio prevenire: lavare la plastica (con attenzione) e piccoli trucchi finali

I contenitori in plastica spesso escono ancora bagnati e “puzzolenti”. Mettili sempre in alto dove il calore è meno aggressivo. Scegli solo plastica davvero compatibile con il lavaggio in macchina. E, dettaglio finale: ogni tanto, lascia lo sportello socchiuso qualche ora. La tua lavastoviglie ti ringrazierà… e le posate pure!

Julia Glawi

A 38 anni, sono una geek dichiarata e appassionata. Il mio universo ruota attorno ai fumetti, alle ultime serie TV di culto e a tutto ciò che fa battere forte il cuore della cultura pop. Su questo blog vi apro le porte del mio piccolo ‘regno’ per condividere con voi i miei highlight personali, le mie analisi e la mia vita da collezionista